Secondo una recente ricerca, la naringenina, una sostanza presente negli agrumi, potrebbe essere particolarmente utile per bloccare il Covid-19. La naringenina è un tipo di flavonoide con proprietà antiossidante utile ai fini del sistema immunitario.
In particolare, questa sostanza è presente negli Agrumi di Sicilia: arance, nei pompelmi, nei bergamotti, nei limoni e nei mandarini.
La naringenina degli agrumi di sicilia combatte il Covid-19? Lo studio
Lo studio ha visto coinvolti il team del Laboratorio di Microbiologia dell’Università Vita-Salute San Raffaele, i ricercatori dell’Università della Sapienza di Roma, dell’Università di Genova, i virologi delle università di Roma e Milano.
Sembra proprio che la naringenina abbia determinate proprietà in grado di mettere fuori uso alcune classi di proteine. Fra queste, la proteina chiamata TPC2, che pare abbia un ruolo chiave nell’infiltrazione del coronavirus all’interno delle cellule umane.
Possiamo sintetizzare così la ricerca condotta:
- i “canali ionici lisosomiali TPC (Two-PoreChannels)”, rappresentano una sorta di corridoio d’ingresso dei virus nelle cellule;
- da anni il gruppo di ricerca della Sapienza, in collaborazione con Armando Carpaneto dell’Università di Genova, li studia per combattere vari virus, tra cui l’Ebola;
- il gruppo di studio ha di recente individuato nella naringenina un’arma efficace per inibire questi canali, scoprendo il tallone d’Achille dei vari coronavirus conosciuti, compreso il Covid.
Il gruppo di ricercatori del Laboratorio di Virologia della Sapienza è riuscito a dimostrare come il trattamento di cellule con naringenina sia in grado di prevenire l’infezione di più un tipo di coronavirus, bloccando di conseguenza il progredire dell’infezione.
In aggiunta a questi risultati, il team del Laboratorio di Microbiologia dell’università Vita-Salute San Raffaele ha dimostrato che, alle stesse dosi, anche l’infezione di Sars-CoV-2 viene arrestata.
In pratica, trattando le cellule con questa sostanza, si è riusciti in laboratorio a fermare l’infezione di diversi tipi di coronavirus, tra cui proprio il Sars-CoV-2.
E’ vero che la ricerca si trova nella fase iniziale però apre le porte a possibili cure, visto che al momento non ne esistono, poiché questa molecola sembra proprio essere in grado di contrastare efficacemente la dannosa produzione di citochine dell’infiammazione.
La cosiddetta tempesta infiammatoria, che si scatena nel corso dell’infezione virale da Sars-Cov-2.
Naringenina e coronavirus: i risultati dello studio fanno sperare
Il lavoro è attualmente stato svolto solo in vitro, ma per quella “in vivo” servono procedure più complesse. La scoperta è di fatto in fase di sperimentazione.
Visti gli eccellenti risultati ottenuti in vitro, si apre ora la sfida di poter effettuare in tempi rapidi gli esperimenti in vivo, in modo da verificare se effettivamente la naringenina possa essere la soluzione vincente contro la pandemia Covid-19.
L’obiettivo è trovare le più basse concentrazioni possibili del farmaco, che agiscano in modo efficace e selettivo alle vie aeree, il primo fronte critico su cui combattere l’infezione.
La speranza è che un domani la naringenina possa essere somministrata in forma di aerosol, o spray nasale, o pastiglia. Una scoperta come questa rappresenta una vera e propria svolta nella lotta al Covid-19, visto che la naringenina risulta essere già presente nella nostra dieta grazie agli agrumi di Sicilia.
Quindi, detto ciò, è bene non farli mai mancare all’interno del nostro regime alimentare.
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